Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Lorenza (del 23/04/2007 @ 23:01:51, in New, linkato 12537 volte)
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Articolo di PMNet Periodico Multimediale della Provincia di Cuneo
Lorenza Pellegrini ed il suo Doppio Tempo Cultura - Letteratura Sabato 21 Aprile 2007 |
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Lorenza Pellegrini Doppio Tempo Ed. Battei, Parma, 2006 168 pagine.
“… me lo ripetevo in continuazione, non era il mio luogo, non era il mio tempo, non era la nostra storia”
Laureata al DAMS di Bologna, insegnante di lettere, giornalista e critica d’arte, è al suo esordio come scrittrice.
Una adolescente che si racconta. Non all’interno del classico dire di sé in forma di diario, con il sapore di già visto, di ansia di far conoscere più o meno ogni cosa, con gli immancabili amorini, ed i pensieri che caratterizzano le donne di quella età. Quasi nulla, di tutto questo. La giovane è lanciata misteriosamente all’interno di una situazione in movimento e affronta problemi quasi insolubili, con una parte di questa vita che è relativamente “già vissuta”, attraverso la proiezione vagamente inquietante del suo “Io”. Lo scorrere degli eventi sorprende la protagonista solo nella misura in cui percepisce di essere in qualche modo già stata lì e la conoscenza di alcuni frammenti di futuro le permette di anticipare alcune azioni. Ma serve a poco.
Fatti noti, competizioni sportive e canzoni, tracciano una sorta di colonna sonora indispensabile per scandire ed inquadrare gli eventi in una dimensione reale, trasportando la ragazza verso una soluzione meno tragica di quanto il lettore potrebbe aspettarsi. L’Autrice si muove con sensibilità e conosce alla perfezione i problemi degli adolescenti, e non solo in seguito alle naturali frequentazioni legate al proprio lavoro, ma anche, con ogni probabilità, grazie ad una buona memoria.
E’anche un “libro che parla di altri libri” (U. Eco), senza nominarli né plagiarli: balzi di mesi ed anni, fenomeni oscuri di stampo romantico ed hoffmanniano, un pensiero fugace rivolto alla follia e un rapporto sorprendente col “tempo”. E’ l’inseguimento di un nesso, la ricerca e la costruzione di un “mondo possibile”, come una sorta di rappresentazione del lavoro oscuro che si elabora all’interno dell’animo umano, che le riesce oltre l’ovvio e tuttavia senza cadute di stile. Una prova insomma, per capire e per capirsi, per rintracciare una ragione, e un punto fermo al quale aggrapparsi.
L’approccio della Pellegrini rappresenta un tentativo di assecondare un’esigenza interiore, un provare attraverso lo smarrimento, sperimentare la pulsione di fuggire per poi ritrovarsi; costruire psicologie e ripensamenti, migrare e infine, tornare. Una metafora stimolante.
Lorenzo Pellegrini Lorenzo.pellegrini@email.it
Post scriptum del Direttore di PMnet
Non avete le traveggole. Chi firma il pezzo è il nostro solito Lorenzo Pellegrini, elastico redattore di PMnet. L'autrice del libro si chiama Lorenza Pellegrini.
Per sgomberare subito il campo da ipotesi e pettegolezzi vi garantisco che non sono parenti e che il "nostro" non è un mutaforma che cambia sembianze o sesso a suo piacimento; i due Pellegrini (mi verrebbe una facile battuta del tipo "andavano errando ignari", ma non ve la faccio... oh, l'ho già fatta, pazienza) anzi nemmeno si conoscevano prima che Lorenza si imbattesse nella firma di Lorenzo in rete sulle pagine di PMnet. Così quel primo contatto ha portato Lorenzo Pellegrini a recensire il libro di Lorenza Pellegrini, con i risultati che avete appena letto sopra.
Ed ora scusate, vado a prendermi due aspirine che a forza di parlare di Pellegrini, di Lorenzi e Lorenze mi è venuto un gran mal di testa.
Paolo Somà
PPS: Come avrete notato si tratta di un autrice extra provincia di Cuneo e solitamente noi siamo legati a scrivere e parlare della e dalla nostra provincia, ma l'occasione era troppo ghiotta: doppio tempo, doppio nome, doppio cognome... doppia aspirina.
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Di Lorenza (del 25/04/2007 @ 15:20:01, in New, linkato 894 volte)
Sorpresa... ieri nel sito ho trovato una novità, il blog, appunto. Il webmaster mi sta costringendo ad un lavoro supplementare: cercherò, nei prossimi giorni, di raccogliere la sfida!(Per le notizie principali tornate al mio sito, che è www.lorenzapellegrini.it)
Questo blog non parlerà necessariamente solo di quanto scrivo, ma anche (tempo permettendo) delle mie letture preferite. Se qualcuno vuole "associarsi" e commentare, ben venga.
Inizio con una poesia di E. Dickinson, per me molto significativa, qui trascritta anche con il "doveroso" testo originale.
Much Madness is divinest Sense -
To a discerning Eye -
Much Sense - the starkest Madness -
'Tis the Majority
in this, as All, prevail -
Assent - and you are sane -
Demur - you're straightway dangerous -
And handled with a Chain -
Molta follia è suprema saggezza
per un occhio che capisce -
Molta saggezza, la più pura follia.
Anche in questo prevale la maggioranza.
Conformati, e sei saggio -
dissenti, e sei pericoloso.
Un matto da legare.
Emily Dickinson, 1862
Per le notizie principali TORNA A www.lorenzapellegrini.it
Come "promesso", ecco un'altra poesia a me molto cara, un vero e proprio "regalo". Ancora una volta, se qualcuno vuol commentare... aspetto!
Itaca di Costantinos Kavafis
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
(Per le notizie principali torna sul sito www.lorenzapellegrini.it)
Un altro "gioiello" di Emily: se "B." avrà la ventura di capitare di nuovo in questa pagina aspetto le sue bellissime traduzioni! Lorenza
I held a Jewel in my fingers - / And went to sleep - / The day was warm, and winds were prosy - /
I said “Twill keep” - / I woke – and chid my honest fingers, / The Gem was gone - /
And now, an Amethyst remembrance / Is all I own - / Nelle mie dita tenevo un gioiello / quando mi addormentai. / Il giorno era caldo – il vento greve. / Mi dissi: “durerà”: Al mio risveglio /
Rimproverai le mie dita innocenti. / La gemma era scomparsa. / Adesso è un ricordo d’ametista / tutto ciò che mi rimane. Emily Dickinson, 1861
(Per le notizie principali torna sul sito www.lorenzapellegrini.it)
Giovedì andrò in gita sul Brenta con una delle mie due classi. Pensando alla mia idea sul “viaggio” non posso che trovarmi d’accordo con Giorgio Caproni e con la sua bellissima “Biglietto lasciato prima di non andar via”…
Se mai non dovessi tornare, /
Sappiate che non sono mai /
partito. /
Il mio viaggiare /
è stato tutto un restare /
qua, dove non fui mai.
(Per le notizie principali torna sul sito www.lorenzapellegrini.it)
Di Lorenza (del 02/05/2007 @ 00:45:17, in New, linkato 732 volte)
1 maggio: giro con la bici da corsa “in salita”, da Fidenza al lago Blu (cinque chilometri di tornanti sopra Pellegrino Parmense, verso Bardi). Durante il percorso ho scattato con il cellulare una foto ad un isolato graffito (mi piaceva la frase). Purtroppo avevo la memoria quasi piena e, non avendo il tempo e la pazienza di cancellare qualcosa, una volta giunta a destinazione ho potuto catturare solamente altre tre immagini, poche ma buone, però. Non molti infatti sanno (ed è un peccato, quindi lo segnalo sul blog) che nelle immediate vicinanze del lago è stato costruito un affascinante percorso letterario, che provvederò, in occasione del prossimo “giro”, a documentare, munita di “digitale”. Ora un breve antipasto: un cartello con la mitica indicazione “Itaca” e due foto di poesie che si “trovano” girando intorno al lago (mio marito e mio figlio hanno pescato proprio in prossimità di “Ulisse” di Umberto Saba). Dal momento che non ho ancora inserito immagini sul blog… ci provo… altrimenti dovrò chiedere aiuto al “paziente” webmaster e lasciarvi, per il momento, con la curiosità…
PS: colgo l’occasione (se mi leggerà) di salutare Carlo, figlio dei proprietari del lago, mio ex alunno di Pellegrino, ora ventunenne… se ci sei… manda un segnale… e saluta anche Elisa (anche lei mia ex alunna…) Lorenza
(Per le notizie principali torna sul sito www.lorenzapellegrini.it)
Di Lorenza (del 02/05/2007 @ 00:58:40, in New, linkato 663 volte)
Sembrava che l'inserimento fosse stato effettuato con successo... invece il rettangolino è rimasto desolatamente bianco... chiederò lumi al webmaster... portate pazienza...
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